lunedì 4 aprile 2011

IL NUOVO MANIFESTO DELL’UGL SCUOLA

L’Ugl Scuola continua la sua azione a favore dei lavoratori e solo dei lavoratori. Nei giorni scorsi ha elaborato due proposte funzionali, dal proprio punto di vista, alla sistemazione del Settore della Formazione Professionale, da oggi in discussione all’ARS.
In primo luogo si oppone con tutti i mezzi sindacali e di lotta ad oltranza nelle “piazze della politica”, legali e giurisdizionali contro gli atti della Amministrazione Regionale, che in assenza di una programmazione efficace e risolutiva, continua a produrre provvedimenti che si ripercuotono, in ogni caso, contro il personale della formazione professionale, il quale sta subbendo vessazioni tremende.
L’Ugl Scuola si oppone e si opporrà con ogni mezzo:
- alla sostituzione del sistema della sovvenzione con il regime della convenzione: senza una programmazione chiara, volta a ridurre i costi della riforma a carico del personale. La convenzione genererà ulteriori danni al personale;
- al de-finanziamento degli enti di formazione, senza avere preventivamente stabilito con un provvedimento dell’A.A. come pagare le spettanze pregresse maturate dal personale e dove ricollocare i dipendenti di questi enti;
- al regime del parametro unico, perchè produrrà nuovi esuberi, soprattutto negli enti storici, quindi del personale più anziano della Formazione Professionale;
- il blocco della progettualità dei fondi POR FSE, il progetto del nuovo bando di orientamento nelle scuole medie di primo grado ex Futuro Semplice non doveva essere revocato, per cui auspichiamo il suo rinnovo a tempi brevi per dare risposta al personale ex Co.Or.Ap. di cui all’Accordo Sindacale del 17 giugno 2009.
L’Ugl Scuola propone in modo chiaro ed inequivocabile il proprio impegno a favore:
- dell’Agenzia Unica del personale della Formazione Professionale costituita da un ente pubblico di cui sia titolare la Regione Sicilia, come il Ciapi o altro ente pubblico e/o a prevalente partecipazione pubblica, per cui ha già formalizzato una proposta a tutti i gruppi politici rappresentati in Parlamento Regionale ed in base alla quale ciascun gruppo politico sta prendendo posizione con Ordini del Giorno, Mozioni, Disegni di Legge;
- in alternativa potrebbe sostenere, il Ruolo Unico del Personale con servizio di bilancio finalizzato al pagamento del personale con l’appostamento delle somme in bilancio sin dalla sua approvazione. Diciamo servizio perché, a quanto pare, un capitolo di bilancio apposito dovrebbe essere giustificato solo da una legge di regionalizzazione del personale, che potrebbe essere impugnata dall’Alto Commissario dello Stato in Sicilia. Quindi immaginiamo di suddividere il capitolo, per esempio il 717910, in due servizi: servizio 1 per la gestione e servizio 2 per il personale, così la spesa per il personale sarebbe bloccata e non potrebbe né aumentare né diminuire;
- dell’impinguamento del Fondo di Garanzia per il personale assunto entro il 31 dicembre 2008 a tempo indeterminato ex lege 24/76 e ss. mm. ed ii. con la relativa copertura economica sin da subito;
- dell’immediata pubblicazione di un nuovo bando europeo con procedure straordinarie per l’impiego del personale ex Co.Or.Ap. di cui all’accordo sindacale del 17 giugno 2009, il quale deve spostare il costo del personale sul FSE e la correlativa attivazione dei fondi europei disponibili ed inutilizzati.
L’Ugl Scuola deve denunciare comportamenti scorretti di enti di formazione e di sindacalisti che ricorrono a denunce anonime alla Procura della Corte dei Conti per bloccare tutti i procedimenti e tutti i provvedimenti per insinuare il sospetto, anche dove le procedure sono sotto gli occhi di tutti.
Tutto ciò solo per mettere in difficoltà il concorrente ente ed i lavoratori che vi sono impegnati, in modo da guadagnarci qualcosa in termini di servizi sottratti al competitor e di iscritti attraverso ammiccamenti di aumenti di livello e di ricollocazione presso altri enti amici.
All’uopo deve, ancora, denunciare il comportamento scorretto di alcuni enti di formazione (Cnos, Ial ed Anfe) che stanno intralciando l’azione sindacale dei nostri Dirigenti nello svolgere assemblee sindacali informative degli iscritti e/o la partecipazione dell’Ugl Scuola ai tavoli delle mobilità, in modo da ridurre atti importanti ed azioni sindacali ad un “accordo tra compagni di merende”. Infatti l’Ugl Scuola dichiara che sono in atto connivenze da parte di sindacalisti di primo piano, in cambio di assunzioni di loro protetti ed iscritti negli sportelli, purchè tutto taccia.
L’Ugl Scuola ha già affidato incarico ai propri legali di procedere contro i sindacati di comodo (art. 17 legge n. 300/70) e contro gli enti di formazione per la repressione della condotta antisindacale (art. 28 legge 300/70), perché nessuno si permetta più di escludere i nostri dirigenti dalle procedure di mobilità concluse con vergognosi patti; e/o negare permessi per assemblee sindacali informative degli iscritti, perché tutto taccia e non si sappia nulla. Anche nell’ultima riunione del 22 marzo u.s., noi denunciamo che i sindacalisti amici degli amici si siano ritrovati in un cantuccio, un attimo prima di affrontare la platea dei lavoratori, per concordare di dichiarare a tutti che lunedì 28 marzo u.s. scorso sarebbero stati prodotti i mandati di pagamento ma che Albert aveva negato e che, quindi, nessuno a visto ad oggi; solo per assicurarsi la via di fuga e placare gli animi dei colleghi soggetti a procedimenti ingiuntivi devastanti.
E’una vergogna che i lavoratori della Formazione Professionale debbano essere rappresentati per i loro diritti essenziali da chi entra a braccetto con l’A.A. e/o le strizza costantemente l’occhio durante le proposte.
Non è ammissibile che ancora il Sistema non abbia trovato un equilibrio sindacale, poichè alcuni sindacati rappresentano: i lavoratori, i datori di lavoro; e determinano rappresentanti in Parlamento e nella Amministrazione Regionale.
Questa logica ha creato un Sistema ingessato e poco trasparente, che non riesce a produrre progettualità efficace, assicurare un servizio efficiente e riversa il costo di queste mediazioni, che devono lasciare contenti tutti i soggetti, sui lavoratori che non percepiscono stipendi da un minimo di cinque mesi ad un massimo di quattordici mesi (VERGOGNATEVI).
Il Sindacato è parte e non mediatore tra le parti, deve difendere solo i lavoratori. Non è accettabile, ancora, che i tavoli con la P.A., in cui si rappresentano le problematiche dei lavoratori siano frutto di accordi preventivi e di mediazione tra i soliti che hanno affossato il sistema della formazione professionale.
La guida del sindacato torni ad essere dei lavoratori e non di questi direttori regionali (fiduciari di enti di formazione) con il massimo livello e la massima retribuzione, percepita indipendentemente dalle erogazioni pubbliche ed in aspettativa retribuita.
Abbiamo promosso noi lo sciopero da gennaio per la vertenza del pagamento delle retribuzioni e ci hanno lusingato chiedendoci di aspettarli e che forse si stava risolvendo tutto, fino a quando noi non abbiamo capito che ci volevano solo calmare e controllare.  Allora siamo andati avanti e loro si sono dovuti adeguare.
Abbiamo subito denigrazioni ed insulti anche personali per restare in quel consesso, ma una cosa è certa se il Parlamento oggi parla del problema dei lavoratori della Formazione Professionale è solo merito nostro e della nostra campagna di informazione anche attraverso il portale blog dell’Ugl Formazione e di Facebook Formazione Professionale in Sicilia, dove abbiamo parlato ai colleghi da colleghi, che ora si affrettano ad iscriversi al nostro sindacato, perché capiscono che solo attraverso noi possono dire la loro, in piena autonomia. Tanti l’hanno capito ed hanno persino contestato pubblicamente comportamenti dubbi di alcuni sindacalisti, che dicono ancora che le nostre posizioni sono populiste ma incomprensibili. Cosa ci sarebbe di incomprensibile la voglia di fare la battaglia per risolvere una volta per tutte una nostra/vostra condizione di disagio nel doversi vergognare di non percepire gli stipendi; la voglia di gridare che non ce la facciamo più a vivere così; la voglia di avere un lavoro con pari dignità sociale degli altri; la voglia di dire a tutti sempre e comunque la verità; la voglia di metterci in gioco in prima persona perché lavoratori come gli altri e con gli stessi disagi.
Ai colleghi dell’Ex Futuro Semplice dobbiamo dire che i sindacalisti delle tre sigle sindacali si sono sempre espressi contro il Co.Or.Ap. ed hanno da subito chiesto la rimodulazione dell’accordo sindacale che ci tutela, noi ci siamo opposti e l’abbiamo denunciato. Per ora hanno vinto loro, ma noi non ci daremo per vinti.
Tutto ciò solo per dovere nei confronti dei nostri iscritti e dei colleghi della FP, che vivono giornalmente sulla propria pelle il disagio delle disfunzioni denunciate. Questa anche la motivazione per cui da mesi richiediamo la collaborazione delle altre sigle sindacali, che continuano ad escluderci perché noi continuiamo a denunciare comportamenti e procedimenti contro i lavoratori (come la dinamica degli sportelli prima passati in modo arbitrario sul FSE e poi lasciati in balia di un accordo sindacale abnorme), in cui i sindacalisti più noti si vendono i loro colleghi per un pugno di denari.
A questo punto siamo orgogliosi di protestare da soli per il bene dei lavoratori, saremo denigrati ed esclusi, ma saremo sicuri di avere fatto fino in fondo il nostro dovere, malgrado loro.

PIENA SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO ALLE RAGIONI DEI COLLEGHI DEL CEFOP, APPUNTAMENTO MERCOLEDI’ 6 APRILE IN VIA AUSONIA A PARTIRE DALLE 9,00

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