domenica 24 aprile 2011

Procedure di mobilità: applicazione C. A. n° 10 del 5/10/1994 (all. G C. A. n° 6/2004)‏

Pubblichiamo nota sulla corretta applicazione delle regole a governo dei processi di mobilità pervenuta in redazione da RSA di UGL SCUOLA


Le procedure di mobilità disciplinate esclusivamente dalla C. A. n° 10/1994
debbono rispettare i criteri contenuti nella medesima circolare. Infatti la
stessa prevede alcuni passaggi fondamentali a garanzia del lavoratore e al fine
di evitare discriminazioni.

I passaggi fondamentali della circolare sono:

1. " Al fine di garantire la salvaguardia occupazionale degli operatori della
formazione professionale, presso gli Uffici provinciali del Lavoro competenti
per provincia, saranno istituite apposite liste, distinte come appresso:
..................... (significa che le liste sono redatte su base
provinciale).

2. Le liste ( di mobilità e completamento) saranno distinte per settori ( A1-
personale docente; A2- personale amministrativo) ; Le graduatorie saranno
redatte nel rispetto dell'anzianità di servizio nel settore di apparteneza. A
parità di anzianità di servizio (stessa data di assunzione) il titolo
preferenziale sarà costituito dal carico familiare (stato di famiglia), ed in
subordine dall'anzianità anagrafica ( favorito il più anziano).

3. I nominativi del personale da porre in mobilità....................
dovranno essere individuati dagli Enti d'intesa con le organizzazioni sindacali
e comunicati agli Uffici Provinciali del Lavoro ( oggi SULP) per l'inserimento
nelle apposite liste. ( significa: a)- che ogni ente, i nominativi da porre in
mobilità, li deve individuare per provincia, vedi punto1. b)- nell'individuare
i nominativi, l'ente deve tenere conto del settore di appartenenza, ovvero A1
docenti, A2- amministrativi, vedi punto 2. Nell'individuare il personale da
porre in mobilità si dovrà tenere conto dell'anzianità di servizio e della
professionalità ( vantaggio per i laureati), dal carico familiare e
dall'anzianità anagrafica.

4. Unitamente alla comunicazione dei nominativi del personale da porre in
mobilità, gli enti trasmetteranno agli Uffici Provinciali del Lavoro tante
schede (vedi fac-simile allegato) quanti sono i nominativi segnalati. Le
predette schede individuali dovranno essere compilate in ogni parte e
sottoscritte anche dal lavoratore interessato. ( le schede debbono essere
firmate dal legale rappresentante e dal lavoratore). E' opportuna la redazione
di un verbale d'intesa firmato dalle rr.ss.aa. e dal datore di lavoro, ove
spiegano i criteri adottati nella scelta dei nominativi da porre in mobilità.

Esempio pratico: un Ente presente in 4 provincie, deve avviare i processi di
mobilità dei suoi dipendenti per singola provincia. Il personale da porre in
mobilità deve essere distinto in A1 e A2. Significa: se l'ente ha personale
amministratvo in eccedenza và in mobilità la parte eccedente degli
amministrativi (calcolato sulla base di 135 ora/corso). Per i docenti settore
A1 la stessa cosa: per andare in mobilità debbono essere in eccedenza rispetto
al monte ore dell'ente su base provinciale.
P.S. Tutte le altre procedure attivate in maniera difforme a quanto sopra,
sono impugnabili, nulle e annullabili.

Mario Mirabile (RSA UGL SCUOLA)

1 commento:

  1. Bravi ! Quando Vi impegnate riuscite a pubblicare documenti apprezzabili...

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