In primo luogo ha evidenziato la problematica di erogare soldi pubblici agli enti di formazione senza la regolarità del DURC ed ha ricordato che è in atto una procedura di revoca dell’accreditamento dell’ente non ancora conclusa, ma che sarà accelerata per potere valutare la possibilità dell’ente a svolgere servizi pubblici. I lavoratori hanno chiesto procedure alternative, straordinarie ed urgenti per l’erogazione degli stipendi, come quella individuata dalla Deliberazione di Giunta Regionale n° 475 del 17 dicembre 2010, che conferisce al funzionario delegato la facoltà di pagare direttamente i lavoratori.
Il Dirigente Generale alla Formazione Professionale Albert ha dichiarato che studierà la problematica specifica e che individuerà delle soluzioni.
I lavoratori delusi e stanchi hanno relazionato ai colleghi che li attendevano fuori per risposte risolutive. Inutile precisare che la stanchezza di tanti giorni di protesta e di viaggi con mezzi improvvisati per i lavoratori fuori provincia hanno generato subito lo sconforto dei più, ma i più tenaci non hanno mollato nella ricerca delle risposte che meritano. Si sono recati prima alla Presidenza della Regione in Piazza Indipendenza per avere risposte direttamente dal Capo dell’Amministrazione Regionale, ma Lombardo era fuori sede. Dopo con tenacia, si sono diretti alla sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. Purtroppo erano in corso lavori d’Aula ed i rappresentanti parlamentari erano tutti impegnati, ma per primo l’On. Caputo, firmatario dell’unico disegno di legge in atto depositato in ARS che racchiude diverse soluzioni alle criticità della formazione professionale, ha affrontato i lavoratori offrendo disponibilità a trovare soluzioni. Poi l’On. Nino Beninati ed il Presidente del Gruppo Parlamentare PDL, on.le Innocenzo Leontini, hanno raccolto il grido dei lavoratori in protesta in piazza del Parlamento ed hanno ricevuto informalmente una delegazione di protestanti per raccogliere le loro legittime istanze.
La riunione è stata molto partecipata e proficua. I Parlamentari hanno solidarizzato con i lavoratori ed hanno dichiarato di essere pronti ad intervenire a loro favore con atti e proposte di legge presso le Commissioni parlamentari di merito, nonché in Aula. Hanno rassicurato che comunque vada il personale assunto al 31 dicembre 2008 verrà tutto garantito nei livelli occupazionali e nelle retribuzioni.
Inoltre l’On. Beninati ha dichiarato che proprio qualche ora prima la Commissione Lavoro si era occupata dei lavoratori in esubero del 2007, anche del Cefop, denominati personale ex Co.Or.Ap., imponendone la ricollocazione e la fuoriuscita dall’ente.
Per quanto concerne la problematica del DURC produrranno una disegno di legge, volto a vincolare il documento obbligatorio all’effettiva erogazione delle somme per gli enti di formazione, che vivono solo di somme trasferite dalla P.A.
I lavoratori devono tutti essere pagati e produrranno allo scopo delle integrazioni di somme al bilancio e liberando le somme disponibili. Inoltre si sono impegnati a convocare nelle commissioni parlamentari competenti il Dirigente Generale alla Formazione Professionale, perché spieghi per quali ragioni le somme non siano state ancora erogate ai lavoratori di tutti gli Enti formativi operanti in Sicilia (partendo da quelli con arretrati maggiori come ANCOL, IRFAP, CEFOP, ARAM, etc.), visti gli ultimi impegni e leggi prodotte dell’ARS; e perché, comunque, provveda subito, a pagare tutti i dipendenti di tutti gli enti della Formazione Professionale, comunque si fa presente che per pagare il personale non sono richieste fidejussioni aggiuntive onerose e non rendicontabili. Altresì, è stato assunto l’impegno di trovare adeguata copertura finanziaria per il Piano 2011 attesa l’incapacità del Governo regionale di portare a compimento un Bando comunitario.
La protesta dei lavoratori del CEFOP è stata garantita dalla copertura sindacale di UGL SCUOLA, unica sigla sindacale ad avere seguito la procedura normativa prevista all’uopo; e ad avere accompagnato i lavoratori presso le istituzioni sia in Assessorato che in ARS, ritenendolo un doveroso impegno nei riguardi di chi realmente soffre un gravissimo disagio socio-economico.
Dichiarazioni di vicinanza o di solidarietà di talune sigle sindacali, disgiunte da atti e fatti concreti, confermano la falsità di certi atteggiamenti populisti e di tradimento del rapporto fiduciario con il lavoratore.
Il mondo è cambiato e la crisi generalizzata ha impietosito la società siciliana, creando preoccupanti sacche di povertà, chiunque spende il proprio ruolo, per contribuire alla soluzione delle criticità, ha il sacrosanto dovere di dire la verità ed agire con trasparenza e lealtà, negare stipendi e dignità ai lavoratori è la cosa peggiore che possa accadere.
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