COMUNICATO STAMPA
FORMAZIONE PROFESSIONALE: NECESSARIA RIFORMA MA CONDIVISA CON PARTI SOCIALI
Niente colpi di spugna, il settore della formazione professionale in Sicilia va tutelato e rilanciato attraverso un restyling che valorizzi qualità, efficacia ed efficienza del sistema dell’offerta.
E’ quanto emerso da una nota congiunta delle organizzazioni sindacali e delle associazioni degli enti di formazione professionale inviata al presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo, al presidente dell'assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, e a Riccardo Savona, presidente della II commissione. L’abrogazione della legge 24/76 per mezzo di un articolo da calare in finanziaria non ci piace – dichiara Giuseppe Messina, Responsabile Regionale politiche Economiche e del Lavoro di Ugl Sicilia - è un percorso che esce dagli schemi delle “buone prassi” nei rapporti con le parti sociali. L’insediamento del Tavolo Tecnico, convocato per il 21 aprile p.v., sulla riforma di settore – prosegue Messina – alla presenza di esponenti di livello del mondo accademico, è la sede ideale per avviare un processo condiviso di profondo cambiamento, peraltro necessario. Del progetto di riforma cogliamo con favore – conclude Messina - la previsione normativa di tutela del personale a tempo indeterminato assunto entro il 31/12/2008 e l’introduzione dello strumento della mobilità del personale a tempo indeterminato per funzioni di tutorato, orientamento e accompagnamento verso le Università. Resta la perplessità circa il fatto che criteri e modalità vadano necessariamente condivisi con le OO.SS. e non sintesi di una fuga in avanti.
Condividiamo lo sforzo di Centorrino – dichiara Giovanni Condorelli – Segretario Generale di Ugl Sicilia – diretto ad innovare il sistema dell’Offerta formativa in Sicilia per allinearlo agli standard europei. L’introduzione del Repertorio dell’offerta formativa iniziale, le azioni a supporto e sostegno dei lavoratori e di coloro che risultano espulsi dal mercato del lavoro attraverso la Formazione Permanente e l’introduzione nella Formazione per Ambiti Speciali dei percorsi indirizzati agli operatori socio-sanitari sono condivisibili; così come il collegamento funzionale con le scuole secondarie di primo e secondo grado nonché istruzione e le Università innestate in un circolo virtuoso. Chiediamo all’Assessore all’Istruzione e FP maggiore responsabilità nell’azione politico-amministrativa che non può prescindere dal confronto leale, trasparente e consapevole con le OO.SS., indispensabile per una riforma seria ed innovativa.
Palermo, 17 aprile 2010
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