A seguito dell’assemblea sindacale tenutasi in data 13/03/08 presso la sede dell’Interefop di Siracusa Viale Teracati, questa O.S. non può non intervenire ed esprimere alcune considerazioni su fatti e vicende, di seguito elencate ed evidenziate dai lavoratori in quella sede:
1. trasferimenti di alcuni lavoratori da una sede operativa all’altra (distanti meno di un chilometro);
2. “demansionamento” del Direttore didattico della sede di Viale Teracati.
Sul primo punto, questa O.S. precisa che il posto di lavoro è “sacro” per ogni lavoratore e quindi va difeso sia sotto l’aspetto economico che quello morale; ma, allo stesso modo, bisogna considerare che l’Ente non può essere ostaggio di vincoli creati su misura per non fargli svolgere il ruolo che gli compete, attentando alle prerogative che sono solo ed esclusivamente di competenza del Datore di Lavoro, ivi compresa la possibilità di effettuare spostamenti in ambito comunale per utilizzare al meglio le risorse umane.
Sul secondo punto, questa O.S. ritiene che i direttori siano dei lavoratori come tutti gli altri operatori, con compiti diversi e pertanto vanno tutelati allo stesso modo, ma anche qui va detto che l’Ente può distribuire il lavoro delle sedi operative come meglio ritiene, affidando ai direttori l’attività corsuale più confacente al territorio. Pertanto, per quanto riguarda il citato “demansionamento” della direttrice, si ritiene che sia esagerato definirlo tale, poiché per mansioni si intende: “ l'insieme dei compiti e delle specifiche attività che il prestatore di lavoro deve eseguire nell'ambito del rapporto di lavoro. Le mansioni costituiscono l'oggetto specifico dell'obbligazione lavorativa e sono individuate nel contratto di lavoro. Tutto questo trova fondamento nel principio di contrattualità delle mansioni, sancito dall'art. 2103 c.c. e secondo cui il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto”.
Questa O.S. non è a conoscenza che alla direttrice siano state tolte mansioni ma al contrario continua a svolgere in pieno le sue mansioni. Alla luce di quanto esposto è ovvio pensare che tutto il clamore suscitato intorno a fatti esposti, da parte della triplice, poiché privi di interesse sindacale, fanno pensare che sia una trovata da parte della stessa per attirare l’attenzione degli operatori su fatti diversi, e distrarli da quelle che sono le “dinamiche” veramente importanti e determinanti per tutto il settore della F.P.. Come mai la triplice sindacale alza il tiro e vuole colpire chi rappresenta l’azienda su questioni tecniche e produttive e nel contempo, abbassa le difese quando si discute a Palermo su passaggi di livello riferiti a qualifiche di lavoratori già depennate dal CCNL – FP 2007/2010, il cui livello contrattuale è comunque pari al 5°?”. E che dire dei docenti? Anche loro possono vantare, in quanto 5° livello, il sacrosanto diritto ad un aumento di livello! Forse sono “Figli di un Dio minore?”.
Il sindacato dovrebbe occuparsi di cose importanti per i lavoratori, vedi gli stipendi che hanno maturato già il terzo mese di assenza dalla tasca del personale, investimenti per ammodernare le attrezzature, trattative per garantire posti di lavoro più dignitosi, etc, etc. Si potrebbero fare decine di esempi, ma vale la pena di ricordare solo per un fatto di cronologia che il 19 marzo u.s. è stata convocata da parte dell’Ente Interefop la triplice, per discutere di passaggi di livello riferiti ad operatori figli d’arte, ed inoltre di passaggi di livello di operatori con qualifica di Integratori, inquadrati al quinto livello dal CCNL, ma la triplice ha chiesto all’Ente di effettuare il passaggio al sesto. Allora ci si chiede, perché agli operatori che non hanno “Santi in paradiso” e che chiedono un passaggio di livello viene risposto che non c’è “ la copertura finanziaria “ mentre per altri si trova sia “la copertura che il lenzuolo “, e le regole sono rigide per i primi mentre sono molto flessibili e duttili per i secondi. A cosa può portare tutto ciò se non alla chiusura degli Enti ed a un collasso del sistema della formazione professionale. E’ da ciechi non vedere quello che sta succedendo intorno al settore, non è possibile che nessuno dei soggetti in questione si sia accorto che sono stati finanziati una miriade di nuovi enti pur non avendo i requisiti, togliendo spazi agli enti esistenti sul territorio. Dove troveranno i soldi gli enti che si trovano in difficoltà perché hanno esagerato con le assunzioni proposte dai politici di turno? Com’è possibile che nessuno presta attenzione agli organi di stampa nazionali e regionali che ogni mese dedicano un servizio ( in negativo ) alla formazione e ai suoi operatori? Questa Organizzazione Sindacale è da sempre a fianco dei lavoratori ma si batte soprattutto affinché si dia dignità a tutti gli operatori del sistema, ed è per questo che continuerà a denunciare tutto quello che mette in cattiva luce il settore e tutti quei lavoratori che a questo settore continuano a credere, anche se ogni anno debbono essere umiliati da chi gestisce il “business formativo” che li obbliga ad attendere dai tre ai cinque mesi lo stipendio, relegandoli al margine del sistema perché per loro non c’è copertura finanziaria mentre per “altri giochi” la copertura c’è. Fra le tante cose che questo Sindacato chiede a gran voce è: “ il blocco temporaneo delle assunzioni” per permettere una riorganizzazione complessiva del settore e non far dire a famosi politici della scena nazionale che: su ventimila operatori del settore F.P. in Italia, il 50% si trova in Sicilia. Per questi motivi diciamo “BASTA” con i giochi politici e sindacali, appropriandoci ognuno del ruolo istituzionale che ci appartiene, senza barattare la nostra dignità istituzionale per un incarico all’interno dell’Ente. Questa O.S. resterà sempre vigile e divulgherà tutte quelle notizie che invece sono patrimonio solo di alcuni, affinché la F.P. ritorni ad essere considerata un anello strategico a supporto del mondo del lavoro siciliano.
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