mercoledì 3 agosto 2011

COMUNICATO STAMPA

La Commissione Lavoro rinvia la problematica della Formazione Professionale e Sala D’Ercole stanzia 45 mnl di Euro per PROF 2011

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Oggi 3 agosto 2011 alle ore 11,30 in V Commissione Parlamentare Regionale sono stati convocati l’Assessore Centorrino, il Dirigente Generale Albert e le OO.SS.

Il Tandem Centorrino/Albert hanno comunicato di essere impegnati in altro appuntamento istituzionale, quindi non erano presenti ed in rappresentanza dell’Assessorato è intervenuto il Capogabinetto dott. Emanuele. L’ennesimo schiaffo alla più alta istituzione in Sicilia, il Parlamento più antico d’Europa: l’ARS.

(Il delirio d’onnipotenza non necessariamente tocca gli Dei, a volte anche gli umani.!!!)

In nome e per conto dell’Amministrazione Attiva, il Capogabinetto Nino Emanuele - nel nuovo ruolo di sostituto ovunque e comunque del TANDEM - ha precisato che l’impegno preso, in merito alla integrale copertura del Prof. 2011, dal Presidente Lombardo verrà rispettato e che la variazione di bilancio in discussione il Parlamento, già approvata in II Commissione Bilancio e Programmazione, prevede lo stanziamento di 60 mln di euro, secondo quanto decretato dal D.A. n. 5146 del 28 dicembre 2010.

Inoltre il dott. Emanuele ha precisato che l’Amministrazione Regionale ritiene di dover coprire integralmente il prof 2011 per evitare procedure di mobilità per migliaia di lavoratori, che non avrebbero senso, anche alla luce della nuova programmazione triennale sul Fse. In merito alle mobilità del personale già collocato nelle liste presso i Supl con procedure chiuse entro il 10 giugno 2011, il dott. Emanuele ha ribadito che la legge regionale non consente di erogare alcuna retribuzione, ma soltanto bisogna farsi carico del mantenimento dei livelli occupazionali.

Ci si è soffermati, brevemente, sullo stanziamento dei fondi per la nuova programmazione del Prof 2012, facendo ricadere la maggior parte del suo costo sui fondi comunitari per circa 200 mln di euro e per la restante parte tra 70 e 100 mln di euro sul bilancio regionale, anche a copertura degli oneri contrattuali e di legge, non prevedibili sulla progettazione comunitaria.

L’Ugl Scuola e Formazione Professionale segnala che la maggioranza parlamentare ha ritenuto che potessero bastare 40 mln di euro, in quanto non vengono ricomprese le somme per gli enti di formazione con procedura di revoca dell’accreditamento, risparmiando quasi 20 mln di euro dalla programmazione iniziale.

Ovviamente l’Ugl Scuola e Formazione Professionale ritiene che il risparmio non sia reale e che tolti dalla programmazione del Prof 2011, questi fondi debbano rimpinguare il Fondo di Garanzia, anche con finanziamenti nazionali e comunitari, ex legge regionale n. 10/2011.

Inoltre precisa che l’interpretazione della legge regionale non sia corretta, se si ritiene di non dover pagare le retribuzioni al personale in mobilità ed iscritto nelle liste provinciali per i processi chiusi entro il 10 giugno 2011. Se questa linea interpretativa della legge regionale passasse, gli enti di formazione, che hanno chiuso i processi di mobilità, sarebbero costretti a riaprire i verbali, con ulteriore aggravio di costi ed a doverli richiudere con data successiva con un numero maggiore di unità in esubero. Quindi l’Assessorato ricade nuovamente in una contraddizione palese e pericolosa, da un lato dichiara di voler stanziare i fondi per evitare mobilità numerose ed ingiustificate, dall’altro però obbliga gli enti di formazione ad aumentare il numero delle unità in mobilità.

Ma tutto ciò l’Ugl Formazione Professionale non ha potuto evidenziarlo, per cui invieremo una nota all’Assessorato in cui faremo presenti le posizioni dei lavoratori della Formazione Professionale.

Il tavolo è stato rinviato alle ore 12,45 a causa della situazione in evoluzione parlamentare.

Aggiungiamo che nel corso della Seduta serale la discussione relativa al DDL di assestamento ha individuato ed approvato 45 milioni di euro a copertura del PROF 2011. Non più 60 milioni Ma molti meno, diciamo che pare abbiano deciso di utilizzare, con ogni probabilità, le somme non ripartire in sede di avvio del Piano ma contenute nel DA 1668 e cioè i 12 mln del Cefop (70% di 18 mln) oltre alla quota Fondazione CAS e Sicilform, mentre nulla è dato sapere su AssForSeo che è risuscitato nel silenzio generale).

Centorrino in Aula è intervenuto per rimarcare proprio questo, Ugl Scuola FP ovviamente non ci vede chiaro: che significa cancellare il finanziamento di cui al DA 1668 assegnato al CEFOP per via di una programmazione presentata e accolta, senza prima chiudere la procedura di revoca dell’accreditamento o, molto più comodamente, di dichiarazione di stato di insolvenza da parte del Tribunale fallimentare?

E’ Ugl ha già chiesto a diversi parlamentari di intervenire con Atti e strumenti ispettivi e di controllo per chiarire meglio l’esatta portata dell’effetto da 60 a 45 mln di euro della manovra per il settore della formazione professionale e sviscerare i riferimenti normativi posti alla base dell’azione che parrebbe essere finalizzata a cancellare il CEFOP, la Fondazione CAS e la l.r.24/76.

Palermo, 3 agosto 2011

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