Oggi 1 maggio è la festa del lavoro, ma tanti lavoratori della formazione professionale non festeggeranno con la stesso animo degli altri lavoratori.
In primis perché non percepiscono stipendio, almeno da sei fino a quattordici mesi, ed inoltre perché hanno una enorme e disarmante consapevolezza sulla precarietà ed insicurezza del proprio lavoro.
L’Ugl Scuola sta cercando con ogni mezzo di sensibilizzare il Governo ed il Parlamento Regionale, in esso i singoli gruppi parlamentari e ciascun deputato, per avviare tutte le strade possibili per assicurare a tutti i lavoratori della Formazione Professionale certezza delle spettanze maturate e non percepite, e la sicurezza del mantenimento del lavoro.
Oggi infatti tutto ciò, per i lavoratori della Formazione Professionale, non è solo incerto, ma vi sono movimenti ed accordi che, se attivati, porterebbero al licenziamento degli operatori con circa un anno di stipendi non percepiti: al danno la beffa.
L'Ugl Scuola aveva denunciato, in tempi non sospetti, il timore che il Governo Regionale, con le sue politiche restrittive, avrebbe generato provvedimenti che sarebbero sfociati in licenziamenti.
Oggi grazie ai lavori di gruppi parlamentari: Disegni di Legge, Ordini del Giorno e Mozioni Parlamentari; forse la Politica potrà dimostrare la propria sensibilità nei confronti della problematica dei lavoratori della Formazione Professionale.
Adesso lo studio di interventi risolutivi delle vertenze aperte dall’Ugl Scuola è stato spostato in V Commissione Parlamentare, dove si potranno discutere le nostre proposte di "percorsi urgenti e straordinari per il pagamento degli stipendi" (legge regionale 22 aprile 1987 n. 12, deliberazione di giunta regionale n. 475 del 17 dicembre 2010, ecc.) e di "leggi eccezionali" per la messa in sicurezza del personale contro riforme dannose per i lavoratori (Agenzia Unica del Personale della F.P.).
Inoltre siamo ancora in attesa degli strumenti predisposti nei "patti sindacali", in cui si erano predisposti: 1) il prepensionamento, in attuazione del Protocollo sottoscritto con l'Inps, che prevede la fuoriuscita dal sistema di circa 500 unità; 2) il nuovo bando per l'orientamento nelle scuole medie inferiori con fondi europei, c.d ex Futuro Semplice, che prevede l'impiego di circa 500 unità di personale in esubero; 3) l'attuazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 350/2011, che prevede di fuoriuscita di personale verso altri settori e servizi attraverso accordi sindacali.
Inoltre siamo ancora in attesa degli strumenti predisposti nei "patti sindacali", in cui si erano predisposti: 1) il prepensionamento, in attuazione del Protocollo sottoscritto con l'Inps, che prevede la fuoriuscita dal sistema di circa 500 unità; 2) il nuovo bando per l'orientamento nelle scuole medie inferiori con fondi europei, c.d ex Futuro Semplice, che prevede l'impiego di circa 500 unità di personale in esubero; 3) l'attuazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 350/2011, che prevede di fuoriuscita di personale verso altri settori e servizi attraverso accordi sindacali.
L’Ugl Scuola, dopo tre mesi di lunga e logorante protesta, chiede aiuto al Parlamento Regionale, visto che il Governo ha dimostrato incapacità di programmare e di risolvere le problematiche denunciate.
Infine questa O.S. dichiara, a nome dei lavoratori iscritti e simpatizzanti, che i Deputati Regionali che sposeranno questa battaglia saranno sostenuti dai lavoratori esattamente come si saranno sentiti supportati in questo momento di enorme difficoltà, non se lo scorderanno.
L’Ugl Scuola non può scendere direttamente in campo, ma può pubblicizzare il lavoro svolto dai politici più sensibili, ma questa è una virtù di pochi e non di tutti.
L’Ugl Scuola non può scendere direttamente in campo, ma può pubblicizzare il lavoro svolto dai politici più sensibili, ma questa è una virtù di pochi e non di tutti.
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