martedì 26 aprile 2011

L'Ugl Scuola e la Uil Scuola insieme pronti ad azioni forti contro la "riforma dei licenziamenti"

Ieri si sono tenute le assemblee dei lavoratori della Formazione Professionale tempestivamente realizzate da Ugl Scuola ed Uil Scuola nella mattinata a Catania e nel pomeriggio a Messina.
I lavoratori dei due sindacati, che non hanno aderito all’Accordo Quadro della Buona Formazione, si sono riuniti in assemblea ed erano in tanti.
I rappresentanti sindacali hanno spiegato le motivazioni per cui non hanno firmato l’accordo. In particolare si è ritenuto che l’A.A. avrebbe dovuto fare un ulteriore sforzo tecnico e programmatico, prevedendo il costo della riforma a carico del personale e degli enti di formazione, in modo da ammortizzarne i costi e ridurne gli effetti deleteri.
Poichè il passaggio dal Sistema della Sovvenzione al Regime della Convenzione determinerà scompensi che ricadranno sul personale, tanto che, previa la rendicontazione dei costi sostenuti da parte degli enti di formazione ed attraverso le integrazione economiche a fine anno, si operava il saldo del personale per l’anno trascorso. Da oggi non si potrà più fare, così si determineranno esuberi di personale.
Inoltre con il nuovo Parametro Unico si determineranno esuberi, soprattutto negli enti storici.
Ancora, il de-finanziamento degli enti in difficoltà cagionerà processi di liquidazione di enti, mentre non sono previsti enti e servizi dove ricollocare il personale.
Da quest’anno, poi, entrando in vigore il nuovo regime della convenzione, secondo l’avviso n. 6/2011 ed avendo appostato nel bilancio il 70% del costo della Formazione Professionale in Sicilia giusta Deliberazione di Giunta Regionale n. 5146 del 29 dicembre 2010, il 30% di costo non soddisfatto dalle risorse economiche determinerà esuberi, già dal 3 maggio.
Insomma il Regime della Convenzione, il Parametro Unico, il de-finanziamento degli enti di formazione, il nuovo Prof 2011 finanziato al 70% determineranno esuberi e mobilità di personale, che si stima possano essere tra le 2000/3000 unità.
Attenzione l’Ugl Scuola non vuole escludere la necessità della riforma, ma ha chiesto insieme alla Uil Scuola, di predisporre, nella riforma che si sta attuando, le opportune previsioni di riallocazione del personale. Poiché ritiene evidente che il costo della riforma, che l’Amministrazione Regionale sta ponendo in essere, non debba essere scaricato tutto sul personale. Infatti se non si ponesse immediatamente rimedio correremmo il rischio che già dal 3 maggio, un terzo dei lavoratori della formazione professionale si troverebbero senza stipendio (da sei a quattordici mesi per tutti gli enti), in mobilità a zero ore e senza la previsione di una possibile ricollocazione.
L’Ugl Scuola ha l’obbligo di una precisazione: il sistema non è saltato, il Governo Lombardo lo vuole fare saltare è diverso. La Riforma della Formazione Professionale non si attui mediante provvedimenti amministrativi in finanziaria, ma si attui con apposito Disegno di Legge di revisione del settore. 
Pertanto dopo il dibattito molto acceso con l’intervento di più colleghi, in entrambi le assemblee di Catania e di Messina, l’Ugl Scuola e la Uil Scuola hanno concordato ed organizzato una serie di manifestazioni contro questa riforma, già da domani 28 aprile p.v., di cui daremo notizie.
Infine l’Ugl Scuola e la Uil Scuola hanno depositato, attraverso alcuni Parlamentari Regionali, proposte formali di emendamento alla finanziaria e di rimedio al danno creato ai lavoratori della formazione professionale; e disegni di legge che i gruppi politici ed i singoli parlamentari regionali hanno condiviso.
L’Ugl conferma che non abbandonerà i lavoratori della Formazione Professionale, in questa battaglia intensa e difficile per il recupero degli stipendi ed il mantenimento dei livelli occupazionali.

Nessun commento:

Posta un commento