mercoledì 27 aprile 2011

FP: ATTENTI A QUEI DUE, A RISCHIO GARANZIE OCCUPAZIONALI

I più vicini alla quiescenza ricorderanno la serie televisiva di successo, i più giovani penseranno che si tratti di due stregoni, ma in verità non è nulla di tutto ciò. In una fase di cambiamento – dove il CAOS è la legge – tra sceriffi, pupi e pupari, i colpevoli si riciclano disegnandosi una immagine angelica mentre chi ha cercato di strappare la verità dalle tasche di governanti , compari e affaristi si trova risucchiato nel “girone dei dannati”. E’ la Sicilia che cambia per non cambiare niente.
Le trame disegnate per cambiare il sistema della formazione professionale assomigliano ad un fumetto del famoso DIABOLIK, conosciuto ai più vicini alla quiescenza come il “genio del male”.
Peccato che i risvolti della diabolica riforma sono posti direttamente a carico delle famiglie dei lavoratori siciliani, costretti a continuare a pagare i ritardi dell’Amministrazione Attiva, del Governo regionale e dell’Assessore regionale per l’istruzione e la formazione, prof. MARIO CENTORRINO, il quale non si rende conto che siamo vicini all’Ascensione- i quaranta giorni sono decorsi - ma nulla si è fatto per elevare a realtà la speranza degli stipendi: avviare cioè le attività e corrispondere le retribuzioni ai lavoratori. Già proprio i lavoratori, caro Assessore, quella parte debole nel mercato del lavoro che hanno rappresentato – nell’età giovanile – suo preciso riferimento per le lotte e le contrapposizioni ideologiche a difesa proprio dei più deboli, gli stessi che adesso sono maldestramente posti all’angolo.
Qualche dirigente sindacale che sciolina critiche – sparando ancor prima di mirare – dimentica di avere partecipato a quasi tutti gli incontri come un muto che decide di non avvalersi del linguaggio LIS; si affanna ad esprimere – ogni tanto – pensieri e parole, opere e opinioni, dimenticando di rappresentare una O.S. autonoma che – chissà per quale logica del passato – è tra i firmatari del CCNL – FP.
Ma, se si è firmatari di contratto, come si può attaccare un malsano sistema di relazioni sindacati/Enti Gestori che ha spinto all’applicazione della 223/91 nei processi di mobilità a partire dal 2010 nella formazione professionale in Sicilia? Ma scusatemi, eravate in vacanza, partiti, in ferie, in malattia? Cosa facevate mentre fioccavano le convocazioni –ANCHE A VOI DESTINATE - per l’avvio dei processi di mobilità.
Attenti le bugie hanno le gambe cortissime ed i lavoratori sono sì stanchi e disillusi ma non hanno perduto la capacità di ragionare e scindere il nero dal rosso, la verità dalla falsità.
Vieppiù, ogni tanto si tira fuori la “verità di pinocchio”, ma scusate: non sapevate che la stragrande maggioranza degli Enti formativi in Sicilia non aderisce d alcuna forma di aggregazione aziendale nel settore della formazione professionale? Anche voi avete creduto che le associazioni datoriali abbiano rappresentato le volontà democratiche degli Enti formativi associati? Nelle ultime settimane si è massacrato mediaticamente il settore della formazione professionale ed in pochi hanno sentito la necessità di DIFENDERE IL SISTEMA NELLA SUA INTEREZZA, di dire la verità sul reale disegno politico-clientelare che ha ispirato l’attuale compagine che gestisce l’assessorato regionale per l’istruzione e la formazione.
Prima l’accordo quadro sulla “buona formazione” che in un sol colpo ha spazzato il quadro normativo regionale, atti di indirizzo dell’attuale Governo regionale, accordi condivisi da tutti come le Linee Guida; poi l’emendamento del Governo in finanziaria che sancisce la soppressione dell’art.14 della l.r. 24/76, completando il lavoro di cancellazione delle garanzie occupazionali (del combinato disposto dell’art.2 l.r. 25/93 e dell’art.29 l.r.23/2002), il finanziamento del piano sganciato dal cosiddetto “consolidato” degli anni precedenti, sganciando di fatto e di diritto la dotazione finanziaria insita nel PROF dal destino dei lavoratori che andrebbero così agganciati ad altre forma di tutela precaria come gli ammortizzatori sociali in deroga, strumento che destina il lavoratori fuori dal sistema formativo. E poi il rifinanziamento del fondo di garanzia, dopo tanti anni, lo si poteva registrare come azione positiva del Governo, peccato che le somme destinate non sono aggiuntive ma trasferite dal PIANO, da quelle risorse destinate alle retribuzioni dei lavoratori.
Il cambiamento epocale del Governo Lombardo, rappresentato da un coacervo di espressioni politico-sociali poco amalgamabili, si sta compiendo, la nuova formazione professionale in Sicilia avrà nuovi padroni e nuovi lavoratori, frutto della fuoriuscita per LICENZIAMENTO di almeno 4 mila lavoratori e l’assunzione di una nuova platea di operatori, una sorta di compensazione politico-sociale necessaria per il mantenimento di chissà quali equilibri ed in contrapposizione di scelte del passato che non appartengono all’attuale classe dirigente detentrice del ruolo decisorio, sintesi, cioè, di scelte politiche CHE SARANNO ASSUNTE da chi di legalità, giustizia e difesa delle regole e del prossimo aveva scritto fiumi di pagine e rappresentato l’ideale di tanti siciliani. Vi prego, Voi che decidete, non parlateci di moralizzare il settore ripulendolo da sprechi e speculazioni, l’unica pulizia in atto che registriamo è quella attuata sui lavoratori.
E poi, cari lavoratori non abbiate paura, tranquillizzatevi, lo sceriffo è stato calato dalle alte montagne a garanzia della legge. L’epopea del Far West si avvicina, prepariamo cavalli e carrozze, pronti ad allestire la carovana per spostarci nella direzione della speranza, verso un mondo dove il lavoro è una cosa seria, dove la famiglia può avere un futuro dignitoso fondato sui sacri valori cattolici, unico baluardo concreto al quale stringersi per non perdere il sogno di un mondo migliore (…I’ve a dream….).
Palermo, 27 aprile 2011

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