giovedì 14 aprile 2011

FP: PROVVISORIETA’ E INCERTEZZE SUL PIANO FORMATIVO

Pur con le riserve evidenziate nel contenuto dell'intervento in discussione generale in ordine alla parzialità del piano ed alle incompletezze ivi contemplate che rassegnano alla CRI del 14 aprile u.s., un piano incompleto e privo di certezza nell'impegno orario e nella complessiva copertura finanziaria, il componente Messina esprime voto favorevole al solo scopo di dare il via libera alla prosecuzione del procedimento amministrativo finalizzato alla predisposizione dei titoli di spesa, propedeutici allo sbocco dei mandati subito dopo l'approvazione definitiva del Piano prevista per il prossimo mercoledì, così come dichiarato e richiesto espressamente da Albert in risposta ai quesiti a chiarimento posti dallo stesso.
Si ripete la trama della rappresentazione pirandelliana alla quale il Governo regionale e l’A.A. ci hanno abituato a partire da dicembre 2010.
Il dirigente generale ha sottoposto in CRI, dopo quattro mesi di gestazione del Piano provvisoriamente già approvato, una riedizione del Piano, con parziale copertura finanziaria e con la sola novità della probabile esclusione di alcuni enti Gestori per carenze che non appare siano da ricondurre solamente al DURC.
L'avvio delle attività al 70% comporterà riduzioni di personale che investirà tutti gli enti con previsione di almeno 2.400 lavoratori in mobilità senza copertura reddituale.
Una larga parte dei lavoratori interessati alla mobilità è in atto priva di copertura normativa atteso che il fondo di garanzia copre gli assunti entro il 31/12/2002 ed a nulla vale aggrapparsi all’accordo quadro sulla buona formazione che di per sé contiene aperte violazioni di norme in vigore e di atti di indirizzo del Governo della Regione, lo stesso che ha sottoposto alle parti sociali uno strumento che non inciderà sulla salvaguardia dei livelli retributivi ed occupazionali ma creerà esuberi che porteranno al licenziamento di centinaia di lavoratori della formazione professionale.
L'accordo quadro così concepito provocherà con grande probabilità centinaia di ricorsi a vario titolo da parte dei lavoratori siciliani.
Uno stillicidio che il Presidente Lombardo rischia di non governare più, Centorrino e Albert hanno imboccato la strada dello smantellamento del sistema formativo per ripartire dalle macerie con percorsi esclusivamente all’interno dei fondi comunitari.
La macelleria sociale è in corso, gli effetti si cominciano ad intravvedere atteso che diversi enti hanno già trasmesso lettere di licenziamento del personale. Ma questo è un tema che non interessa al Governo regionale ed all’A.A. che ha il preciso compito di fare pulizia a qualunque costo.
Sul CEFOP si era deciso ancor prima della maturazione degli eventi rispetto ad un’azione giurisdizionale.
La posizione dell’A.A. è quella di avere sospeso dal Piano Provvisorio l’Ente adducendo alla necessità di attendere il pronunciamento del TAR.
Ugl non entra nel merito della posizione scelta dal Dirigente Albert, però non si comprende il perché di una urgente convocazione della CRI per poi presentare in ulteriore Piano provvisorio che non impegna obbligazioni certe propedeutiche per lo sblocco dei pagamenti?
Pare che il reale motivo fosse quello di salvare le fideiussioni ed i DURC in scadenza (16 aprile) da parte di un largo numero di Enti titolati nell’Elenco provvisorio.
La CRI per l’ennesima volta non si è sottratta al senso di responsabilità verso i lavoratori ed il diritto alla retribuzione, approvando un Elenco provvisorio, oggetto di possibili ulteriori variazioni, al solo scopo di autorizzare Albert a proseguire nella procedura di emissione dei titoli di spesa in attesa dell’approvazione del PROF 2011 che pare dovrebbe essere pronto per il prossimo mercoledì.
Pur tuttavia, non convincono alla O.S. Ugl i contenuti rappresentati da Albert a sostegno del Piano, presentato come provvisorio, rilevando che l'attività di programmazione dell'A.A. ha prodotto solamente un ulteriore strumento incompleto e parziale da sottoporre alla Commissione.
La copertura al 70% del Decreto n.5146 con fondi regionale e la sola previsione di rinvenire risorse attraverso il FSE, non è esaustiva della garanzia delle retribuzioni per 12 mesi con implicazioni non indifferenti sulla rimodulazione dei progetti e sulla qualità del servizio formativo da erogare; la presenza di alcuni Enti ammessi con riserva in quanto interessati da avvio di procedimento di revoca dell'accreditamento in corso non da certezza alla complessiva spesa ed al monte orario, l'istruttoria è incompleta in quanto 19 enti non hanno ancora fatto pervenire il formulario per via telematica a seguito di presentazione di istanza e formulario cartaceo che incidono sui dati complessivi.
Ugl rileva come il Piano provvisorio,già alla SECONDA EDIZIONE, presenti irregolarità in ordine al fatto che siano contenuti passaggi di ore da Enti ad altri (cessione del monte ore – ramo azienda) che seppur legittimate a seguito dell'approvazione della CRI del 21/03/201, sono state oggetto di perentoria Nota a firma del Presidente della Regione con la quale si è posto divieto alll’A.A. alla cessione di ramo d'azienda.
Sulla scorta di diversi esempi di divergenza operativa, ci chiediamo se il Presidente Lombardo governi le dinamiche nella formazione professionale oppure il linguaggio dell’Assessore Centorrino e del Dirigente Albert seguono note musicali diverse. E questo perché non solo sulle cessioni di rami di azienda si registra un divergenza di posizione ma anche sul contenuto dell’accordo quadro laddove non si esplicitano diverse passi contenuti negli Atti di indirizzo della Giunta di Governo (Del. Giunta n.350 punto 4).
Sulla mancata presenza del CEFOP per irregolarità del DURC, Ugl ha ricevuto assicurazione da Albert che tutti gli altri enti sono in possesso di regolare DURC alla data del 14/04/2011, pena poi l’urgente convocazione della CRI per approvare un Piano che tale non è per l’inefficacia degli effetti trattandosi di provvisorietà.
Tutti interrogativi che sono stati posti a chiarimento al Dirigente Generale Albert, esprimendo un giudizio negativo anche nel metodo utilizzato che ha impedito ai componenti della CRIdi valutare per tempo l'elenco denominato "Riepilogo provvisorio istruttoria", sottoposto alla Commissione solo dopo l'inizio della discussione preliminare prima della votazione.
Per mercoledì prossimo, data in cui si dovrebbe approvare definitivamente il Piano, auspichiamo che Albert o il governo possano con chiarezza rappresentare se la copertura reale ci sarà o se dovremo ascoltare le solite promesse sull’utilizzo di fiumi di denaro comunitario che restano specchio delle allodole per gli ultimi sognatori.

Nessun commento:

Posta un commento