Ci risiamo. A 24 ore dalla seduta della Commissione Regionale per l’Impiego dove si discuterà del PROF 2011 il caos intorno agli Enti promossi o bocciati aumenta. Diverse voci si rincorrono, parrebbe che siano pronti a ricevere finanziamento enti con sede legale fuori dal territorio siciliano e sembrerebbe che tra i beneficiari vi siano Enti privi di personale e quindi di DURC, in quanto non necessario. Sul DURC prosegue il mistero, tutti gli enti hanno dichiarato di essere in regola con il DURC, escluso il CEFOP secondo le dichiarazioni fatte dagli stessi Enti (dichiarazione di Albert tratta da www.livesicilia.it). A prescindere che occorre sforzarsi mentalmente per accettare che, in un settore dove gli Enti vivono solamente di finanziamenti erogati attraverso la l.r. 24/76, dopo diversi mesi senza erogazioni di somme, si possa produrre un Documento di Regolarità Contributiva. Appare difficoltoso limitarsi ad attendere l’erogazione del primo acconto a PROF approvato per verificarne l’attendibilità delle dichiarazioni rese dai legali rappresentanti degli Enti gestori utilmente inseriti nel Piano. Ma non sarebbe stato più trasparente un controllo dei DURC di tutti i partecipanti al PROF prima di predisporre la graduatoria provvisoria, atteso che online è possibile acquisire subito l’informazione? Quale Piano sarà sottoposto domani ai Componenti della CRI? Quale veridicità e rispetto delle regole si garantirà nel PROF? E se a Piano approvato in sede di erogazione del primo acconto l’A.A. dovesse verificare l’inattendibilità del DURC in taluni Enti, quali effetti produrrebbe sulle aspettative dei lavoratori? Siamo sicuri che il Piano che sarà sottoposto alla CRI verrà redatto nella certezza che tutti i partecipanti sono in regola? Quali correttivi l’A.A. ha posto in essere per garantire tutto ciò? E se il CEFOP avesse prodotto l’autocertificazione della regolarità del DURC sarebbe stato utilmente inserito nel PIANO? E perché il CAS, per esempio, è stato ammesso con riserva quando nei giorni scorsi l’A.A. ha sospeso con nota dell’8 aprile us. la procedura di revoca dell’accreditamento (abbondantemente prima della seduta del 14 aprile)? Tanti interrogativi che provocano allarmismi negli operatori del sistema formativo. Credo che un clima di “caccia alle streghe” non giovi a nessuno. E’ utile ricordarsi che l’art.39 della l.r. 23 dicembre 2002 n.23 recita che: “ i pagamenti relativi alle spese del personale dipendente dagli enti gestori delle attività di cui alla l.r. 24/76 e succ. mod. e integr. sono disposti mensilmente. Gli enti gestori provvedono ad accendere apposito conto e vengono accreditate, da parte dell’Ammnistrazione regionale, le risorse relative alla voce del costo personale NELLA MISURA NECESSARIA ALLA COPERTURA INTEGRALE DELLA STESSA”. La verità è che si assiste ad uno strano spettacolo che vede protagonisti nella corsa al finanziamento regionale non solo Enti senza finalità di lucro ma anche società di capitali che per statuto producono profitti, potendosi accollare il rischio d’impresa e garantirsi il DURC in un rapporto regolato dalla Sovvenzione che non prevede dividendi. La trama della rappresentazione pirandelliana, tipica della cultura del popolo della TRISCELE, sembrerebbe escludere la responsabilità dell’Amministrazione regionale laddove, invero, ne è coinvolta in pieno: non garantendo puntualità nell’erogazione dei finanziamenti viola apertamente diverse disposizioni di legge, non ultimo l’art. 39 della citata l.r.23/2002 . Peraltro, diverse Sentenze passate in giudicato hanno condannato più volte l’A.A. a soccombere come nel caso del dispositivo emesso dal Tribunale di Palermo il 27 aprile del 2006 (Sentenza n.242/99 affari civili contenziosi) con il quale si condanna l’assessorato regionale alla formazione professionale – nella causa tra CAS ONLUS e INPS – in merito agli interessi sui contributi tardivamente versati dal CAS all’Ente di Previdenza a seguito del mancato versamento da parte dell’Assessorato dei finanziamenti ex art.23 della l.r. 36 del 21/09/1990 e succ. mod. e integr. Con quali presupposti dovranno avviarsi le attività formative del 2011? In siffatto clima rovente ed infuocato – secondo Messina di Ugl - chi ha già perso sono i lavoratori, la parte più debole del contenzioso che ha già pagato i diversi mesi di mancata erogazione delle retribuzioni , scenario che si aggrava stante l’incertezza delle erogazioni seppur a Piano approvato, dovendo l’A.A. procedere successivamente a controllare uno per uno i DURC di ciascun beneficiario. Si attende con fiducia e speranza la sessione di bilanci dell’ARS per meglio comprendere gli effetti dell’introduzione di alcune norme a garanzia dei lavoratori e del loro futuro messo a rischio da un caos non voluto e subìto.
Spazio dedicato a tutti coloro che preferiscono informazioni veritiere, sgombre da sfumature datoriali e scevre da strumentalizzazioni padronali. Strumento a supporto delle ragioni dei lavoratori della formazione professionale siciliana per una informazione trasparente e chiara.
martedì 19 aprile 2011
FP: PROF 2011, GIU’ LA MASCHERA
Ci risiamo. A 24 ore dalla seduta della Commissione Regionale per l’Impiego dove si discuterà del PROF 2011 il caos intorno agli Enti promossi o bocciati aumenta. Diverse voci si rincorrono, parrebbe che siano pronti a ricevere finanziamento enti con sede legale fuori dal territorio siciliano e sembrerebbe che tra i beneficiari vi siano Enti privi di personale e quindi di DURC, in quanto non necessario. Sul DURC prosegue il mistero, tutti gli enti hanno dichiarato di essere in regola con il DURC, escluso il CEFOP secondo le dichiarazioni fatte dagli stessi Enti (dichiarazione di Albert tratta da www.livesicilia.it). A prescindere che occorre sforzarsi mentalmente per accettare che, in un settore dove gli Enti vivono solamente di finanziamenti erogati attraverso la l.r. 24/76, dopo diversi mesi senza erogazioni di somme, si possa produrre un Documento di Regolarità Contributiva. Appare difficoltoso limitarsi ad attendere l’erogazione del primo acconto a PROF approvato per verificarne l’attendibilità delle dichiarazioni rese dai legali rappresentanti degli Enti gestori utilmente inseriti nel Piano. Ma non sarebbe stato più trasparente un controllo dei DURC di tutti i partecipanti al PROF prima di predisporre la graduatoria provvisoria, atteso che online è possibile acquisire subito l’informazione? Quale Piano sarà sottoposto domani ai Componenti della CRI? Quale veridicità e rispetto delle regole si garantirà nel PROF? E se a Piano approvato in sede di erogazione del primo acconto l’A.A. dovesse verificare l’inattendibilità del DURC in taluni Enti, quali effetti produrrebbe sulle aspettative dei lavoratori? Siamo sicuri che il Piano che sarà sottoposto alla CRI verrà redatto nella certezza che tutti i partecipanti sono in regola? Quali correttivi l’A.A. ha posto in essere per garantire tutto ciò? E se il CEFOP avesse prodotto l’autocertificazione della regolarità del DURC sarebbe stato utilmente inserito nel PIANO? E perché il CAS, per esempio, è stato ammesso con riserva quando nei giorni scorsi l’A.A. ha sospeso con nota dell’8 aprile us. la procedura di revoca dell’accreditamento (abbondantemente prima della seduta del 14 aprile)? Tanti interrogativi che provocano allarmismi negli operatori del sistema formativo. Credo che un clima di “caccia alle streghe” non giovi a nessuno. E’ utile ricordarsi che l’art.39 della l.r. 23 dicembre 2002 n.23 recita che: “ i pagamenti relativi alle spese del personale dipendente dagli enti gestori delle attività di cui alla l.r. 24/76 e succ. mod. e integr. sono disposti mensilmente. Gli enti gestori provvedono ad accendere apposito conto e vengono accreditate, da parte dell’Ammnistrazione regionale, le risorse relative alla voce del costo personale NELLA MISURA NECESSARIA ALLA COPERTURA INTEGRALE DELLA STESSA”. La verità è che si assiste ad uno strano spettacolo che vede protagonisti nella corsa al finanziamento regionale non solo Enti senza finalità di lucro ma anche società di capitali che per statuto producono profitti, potendosi accollare il rischio d’impresa e garantirsi il DURC in un rapporto regolato dalla Sovvenzione che non prevede dividendi. La trama della rappresentazione pirandelliana, tipica della cultura del popolo della TRISCELE, sembrerebbe escludere la responsabilità dell’Amministrazione regionale laddove, invero, ne è coinvolta in pieno: non garantendo puntualità nell’erogazione dei finanziamenti viola apertamente diverse disposizioni di legge, non ultimo l’art. 39 della citata l.r.23/2002 . Peraltro, diverse Sentenze passate in giudicato hanno condannato più volte l’A.A. a soccombere come nel caso del dispositivo emesso dal Tribunale di Palermo il 27 aprile del 2006 (Sentenza n.242/99 affari civili contenziosi) con il quale si condanna l’assessorato regionale alla formazione professionale – nella causa tra CAS ONLUS e INPS – in merito agli interessi sui contributi tardivamente versati dal CAS all’Ente di Previdenza a seguito del mancato versamento da parte dell’Assessorato dei finanziamenti ex art.23 della l.r. 36 del 21/09/1990 e succ. mod. e integr. Con quali presupposti dovranno avviarsi le attività formative del 2011? In siffatto clima rovente ed infuocato – secondo Messina di Ugl - chi ha già perso sono i lavoratori, la parte più debole del contenzioso che ha già pagato i diversi mesi di mancata erogazione delle retribuzioni , scenario che si aggrava stante l’incertezza delle erogazioni seppur a Piano approvato, dovendo l’A.A. procedere successivamente a controllare uno per uno i DURC di ciascun beneficiario. Si attende con fiducia e speranza la sessione di bilanci dell’ARS per meglio comprendere gli effetti dell’introduzione di alcune norme a garanzia dei lavoratori e del loro futuro messo a rischio da un caos non voluto e subìto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento