Già in tempi non sospetti l’UGL aveva denunciato un aumento spropositato delle assunzioni negli Enti di formazione e soltanto adesso CGIL, CISL e UIL si accorgono che i lavoratori non sono pagati da mesi, che sono state fatte assunzioni che hanno messo a repentaglio le retribuzioni, provocando il collasso del sistema.
Per usare una sfumatura del gergo isolano: “essendo la coperta la stessa, aumentano solo gli occupanti del letto…… per cui qualcuno morirà di freddo”.
Ben venga l’aumento di ore di formazione – ben 300.000 destinate esclusivamente a nuovi Enti formativi – il cui onere finanziario ricade nell’anno in corso e per gli anni a venire.
Ma è ovvio che queste ore non possono gravare sulle retribuzioni di coloro che operano già nella formazione professionale, che è costretta a stringere sempre più la cinghia per sopravvivere.
E’ una vergogna!
Ci sono Enti che attendono lo stipendio dal mese di Ottobre 2007, le tredicesime da tre anni e gli arretrati contrattuali di 2 trienni e si persevera nella logica delle assunzioni.
Ma siamo impazziti?
Ci si chiede come mai la Triplice che ha partecipato finora a tutti i tavoli di concertazione regionale, facendo il bello e il cattivo tempo, non sia intervenuta prima e non si sia resa conto che, in fondo, la nostra O.S. che denuncia da più di un anno, andando avanti di questo passo ci sarà il collasso del settore.
L’UGL era ed è pronta ad avviare un tavolo di governance con gli attori principali per porre fine ad un perverso sistema clientelare che provoca solo danni che si ripercuotono irrimediabilmente sui lavoratori e sulle loro famiglie. L’UGL denuncia la gravità della situazione in cui versa la formazione professionale in Sicilia, che pur essendo per definizione la terra dei paradossi, questa volta si sono rotti gli argini. L’Assessore regionale al lavoro, con una “tempestività svizzera” ha varato il Catalogo dell’Offerta formativa – Sezione A che impegnerà ulteriori risorse finanziarie che non si capisce da quale fonte provengano.
Il dramma è anche l’assoluta mancanza di chiarezza sulla copertura finanziaria di tutti i meccanismi attivati dall’Assessorato per promuovere formazione: dal PROF al Catalogo, per passare ai PIT ed in ultimo al finanziamenti diretti su progetti formativi specifici o i progetti scuola cantieri.
occorre fare chiarezza.
Forse abbiamo superato la soglia di 10.000 dipendenti ma nessuno lo sa con certezza perché a nessuno interessa poiché è più facile assumere accontentando le richieste dei politici che proprio in questo momento fanno campagna elettorale, assegnando corsi a nuovi enti e facendo passare il tutto come innalzamento della qualità del sistema ( 300.000 ore assegnate a nuovi enti). E poi ci sono i conigli che escono dal cilindro dell’Assessore come il fatto di spostare un certo numero di dipendenti a fare un corso al Ciapi per consentire agli Enti di svuotare un po’ i vasi per riempirli subito dopo ( Il Principio dei vasi comunicanti è quel principio fisico secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori comunicanti tra loro raggiunge lo stesso livello ).
Ma nessuno pensa a tutti gli operatori che invece non hanno nessuna certezza per il futuro, e quel che è più grave che ogni anno ( E QUESTO SUCCEDE SISTEMATICAMENTE DA 32 ANNI ) , debbono stringere la cinghia perché i primi mesi di ogni anno gli stipendi non arrivano ( per citarne solo uno, nel 2007 gli operatori hanno percepito gli stipendi dopo quattro mesi, cioè ad aprile).
Altro che adeguamento salariale a seguito dell’approvazione del nuovo CCNL di settore!
Nessuno dimentichi che la garanzia del lavoro è sancita dalla Costituzione Italiana e non è permesso a nessuno strumentalizzare il diritto soggettivo del lavoratore alla garanzia dello Status.
In molti dimenticano che la nostra Carta costituzionale sancisce che:
- All’art.1 - L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro;
- All’art.4 - La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto;
- All’art.35 - La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni e cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
L’UGL dice basta e chiede con fermezze all’Onle Assessore regionale al lavoro, di convocare con carattere di urgenza un tavolo di confronto, alla presenza di tutte le parti sociali coinvolte per definire, con chiarezza e tempestività, le sorti della formazione professionale in Sicilia.
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